2016/07/26

1971/07/26: A poche ore dal "liftoff" per la Luna le ultime notizie da Cape Kennedy su "Stampa Sera"

La prima pagina del quotidiano "Stampa Sera" di lunedì 26 luglio 1971 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).
APOLLO, I PILOTI E L'AUTO: O.K.
VIA ALLE 15,34 VERSO LA LUNA

Scott, Irwin e Worden saranno di ritorno fra 12 giorni - Von Braun: "Il portello di questa capsula è più sicuro di quello della Soyuz"

dal corrispondente Capo Kennedy, lunedì mattina. Il brivido del "giallo" si è inserito nei preparativi di lancio dell'« Apollo 15 ». Mentre a Capo Kennedy si procedeva al conteggio alla rovescia, è arrivata da Houston notizia che sei collari di galleggiamento, usati per garantire che la capsula con gli astronauti galleggi dopo la discesa in mare, erano stati squarciati da colpi di coltello.

Il centro spaziale ha chiamato gli agenti del Fbi perché indaghino su un incidente che ha tutti gli aspetti del sabotaggio.

I collari erano destinati alla squadra d'emergenza, si tratta di ciambelle pneumatiche, di nylon gommato: hanno una specie di rete che passa sotto la capsula spaziale e le impedisce di affondare. Il portavoce ha detto che secondo ogni indicazione qualcuno li ha tagliati con un coltello.

Il "giallo" non ha mutato i programmi. Alle 15,34 di oggi, l'"Apollo 15" parte da Capo Kennedy per il quarto sbarco umano sulla Luna. David Scott, James Irwin e Alfred Worden si sono alzati di buon'ora per l'abituale, sostanziosa colazione.

Li attende la più lunga e importante missione spaziale degli Stati Uniti: dodici giorni di duro lavoro, di cui tre sul satellite con l'automobile elettrica. I tre uomini sono calmi e fiduciosi. Nessuno di essi parla della tragedia della "Soyuz" di quattro settimane fa.

Quasi un milione di persone - la folla più numerosa dalla partenza dell'"Apollo 11" due anni fa - è arrivato a Capo Kennedy. Nonostante i frequenti temporali, quasi uno al giorno, e la sostituzione di due batterie elettriche, i tecnici non danno segno di tensione.

Il direttore del programma, l'ormai noto Rocco Petrone, ha compiuto un riesame di due ore e mezzo dei preparativi sabato sera, e ha dato il via per la fase finale del conto alla rovescia.

Il direttore del lancio, James Harrington, ha dichiarato: "Tutto è perfetto, anche le previsioni meteorologiche sono rassicuranti. Siamo veramente soddisfatti".

Proprio ieri sono passati 21 anni dal primo lancio compiuto a Capo Kennedy (allora Capo Canaveral). Nel 1950, una "V2" tolta ai tedeschi e connessa a un "Corporal" fu mandata ad alcune decine di chilometri di altezza. Più di 1800 lanci si sono susseguiti in questo tempo. 

Un decennio è inoltre trascorso dal primo volo suborbitale di Shepard, qualche mese dopo l'ingresso in orbita di Gagarin, e due anni esatti dal giorno in cui l'uomo mise piede sulla Luna.

Il bilancio degli Stati Uniti è strepitoso: ma i costi sono stati altissimi, 24 miliardi di dollari per l'intero programma Apollo, e tre vittime.

L'obiettivo dell'"Apollo 15" è ormai noto, una valle di 7 chilometri per dieci tra gli Appennini e la spaccatura di Hadley Rille, i primi sono alti oltre 4000 metri, la seconda profonda quasi 400. La località prescelta è molto irregolare e Scott avrà un compito assai pericoloso nell'atterraggio, ma rappresenta una miniera geologica, con pietre di 4 milioni e mezzo di anni e formazioni appartenenti a cinque età diverse. Il modulo chiamato "Falcon", toccherà la superficie selenica alle 0,15 ore italiane di sabato prossimo, è ne ripartirà il lunedì sera successivo.

La guida dell'auto lunare sarà affidata ancora a David Scott, ma i comandi sono doppi. Insieme con Irwin, il comandante coprirà 35 chilometri circa, in tre "passeggiate", due di 7 ore ciascuna, una di 6. Raccoglieranno 120 chili di pietre e polvere, prenderanno misure, rileveranno tutti i dati possibili, scaveranno buche, scatteranno fotografie. Adopereranno diversi apparecchi tv, di cui uno installato sul terreno, in modo da consentire la trasmissione diretta della partenza per la prima volta.

Sulla strada del ritorno, Worden, che nel frattempo avrà lanciato dall'orbita lunare una piccola sonda, eseguirà una passeggiata di due ore nel vuoto. L'ammaraggio nel Pacifico è previsto per il 7 agosto. Non ci sarà quarantena: il medico della Nasa, Berry, ha stabilito che non v'è pericolo di microbi lunari. Gli astronauti abbracceranno così subito le famiglie, da cui sono separati dal 4 luglio.

Rocco Petrone ha detto che "modifiche radicali" sono state apportate alla tecnica di volo e alla capsula (chiamata "Endeavour") a causa del maggior peso, 2500 chili complessivi, l'auto elettrica compresa. Egli ha fatto presente che l'"Apollo 15" potrebbe essere la prima tappa verso la costruzione di una colonia selenica: ma il progetto è stato abbandonato per motivi di economia. "Dal punto di vista scientifico - otterremo informazioni senza precedenti non solo sulla Luna ma anche sul Sole e sui pianeti, essenziali per voli successivi".

La giornata di ieri è trascorsa serenamente per gli astronauti. Essi hanno fatto un po' di sport: Irwin e Worden tennis, Scott corsa. Hanno anche visitato la capsula per un ultimo controllo. L'ultimo esame medico è stato più che soddisfacente. Irwin e Worden sono dei novellini, ma Scott è un veterano. Ha partecipato con Armstrong al volo del "Gemini 8" nel '66, è stato il pilota del modulo dell'"Apollo 9" in orbita terrestre nel '69.

Tutti scacciano dalla mente l'ombra della tragica fine dei tre sovietici. Il padre delle "V2", Von Braun, ha spiegato che il portello dell'"Apollo 15" ha una chiusura assai più robusta di quello della "Soyuz" (12 ganci anziché uno) e che esiste un sistema d'allarme in caso di guasti. L'"Apollo 15" è costruito inoltre in modo che l'ossigeno duri un quarto d'ora anche in caso di fori provocati da meteoriti. Ciò darebbe tempo agli astronauti di indossare gli scafandri. Per prudenza tuttavia gli scafandri saranno usati al momento del riaggancio del modulo con la capsula in orbita lunare.  (Ennio Caretto)