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2016/08/02

1971/08/02: EVA 3 - La Bibbia lasciata sul “cruscotto” dell’auto lunare

Molti sanno che il comandante della missione Apollo 15, Dave Scott, ha lasciato sulla Luna una piccola scultura commemorativa, il Fallen Astronaut (come descritto qui). 

È un po’ meno noto che al termine dell’uso dell’auto lunare Scott lascia sulla Luna, specificamente sul suo pannello di controllo, anche un altro oggetto: una Bibbia, donatagli dalla St. Christopher Episcopal Church a League City, in Texas, in occasione di un viaggio d’affari.

L’ovale giallo indica il punto in cui si trova la Bibbia. Credit: Gavin Price.
Una didascalia descrive una foto dell’esemplare della Bibbia lasciato sulla Luna: “The Bible shown was left on the Lunar Rover in the Hadley Plains area of the Moon, by Apollo 15 mission commander, Col. David R. Scott, a member of St. Christopher, August 2, 1971. The Bible was provided by the people of St. Christopher.” Credit: Gavin Price.

Maggiori informazioni su questa Bibbia e sulle altre Bibbie che hanno viaggiato fino alla Luna sono presso Episcopal News Service (2019).

1971/08/02: EVA 3 - L'esperimento di Galileo e la targa commemorativa

Poco prima di terminare la terza ed ultima escursione sul suolo lunare e prima di portare lontano la Jeep lunare per poter riprendere con la telecamera, per la prima volta, il decollo della parte superiore di Falcon, il comandante David Scott riproduce sulla Luna un famoso esperimento dello scienziato italiano Galileo Galilei.

Il comandante di Apollo 15 lascia cadere simultaneamente una piuma di falco ed un martello, confermando la teoria di Galileo sulla identica caduta dei corpi in un ambiente privo di atmosfera.

In questo video l'esperimento visto in diretta TV sulla Terra.



E questa è la foto scattata da Scott con i due oggetti caduti sulla superficie lunare:

Foto AS15-88-11901 - JSC scan.

I due protagonisti della quarta spedizione con allunaggio della storia lasciano sulla Luna anche una statuetta raffigurante un astronauta, in memoria di coloro che hanno perso la vita per la ricerca e l'esplorazione dello spazio.

I loro nomi: Charles Bassett, Pavel Belyayev, Roger Chaffee, Georgi Dobrovolsky, Theodore Freeman, Yuri Gagarin, Edward Givens, Virgil Grissom, Vladimir Komarov, Viktor Patsayev, Elliot See, Vladislav Volkov, Edward White e Clifton Williams.

Foto AS15-88-11894 - JSC scan.

1971/08/02: La terza ed ultima EVA di Scott e Irwin

Sono trascorse esattamente 163 ore e 18 minuti dal distacco con la Terra, dal lancio dalla piattaforma 39A di Cape Kennedy, quando il portello di Falcon si apre per l'ultima escursione lunare della missione Apollo 15. È la "passeggiata" più breve delle tre programmate: la prima, effettuata il 31 luglio, è stata di 6 ore e 33 minuti; la seconda, effettuata l’1 agosto, è durata 7 ore e 12 minuti, mentre la terza avrà una durata di "solo" 4 ore e 49 minuti.




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L'ultima fotografia del Lunar Rover, parcheggiato ad una certa distanza in modo da poter riprendere in diretta TV l'ascesa di Falcon con a bordo i due esploratori lunari Scott e Irwin. Foto AS15-88-11901 - JSC scan.

1971/08/02: Il resoconto della seconda "EVA" lunare di Scott e Irwin sui quotidiani italiani




La prima e seconda pagina di "Stampa Sera" (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

Sulla Luna ancora un giro e poi si riparte

Finora l'impresa è trionfale: i tecnici affermano che "ha fatto più Apollo 15 di tutti gli altri messi assieme" - Forse Scott e Irwin hanno scoperto la chiave delle origini del sistema solare - Alle 19,12 il Falcon decolla verso il modulo comando in orbita.

Dal corrispondente

New York, lunedì mattina.

L’impresa di Scott e Irwin si avvia trionfalmente alla conclusione. Esultanti «come bambini in vacanza», essi s'accingono a esplorare con l'auto elettrica, per la terza ed ultima volta, la superficie selenica. Alle 9,24 italiane, i due astronauti lasciano il modulo «Falcon», e vi faranno ritorno tra le 15 e le 15,30.

La partenza è fissata per le 19,12, l'aggancio in orbita con la cabina di comando «Endeavour» per le 21,04. A Houston, nel Texas, sono già incominciati i preparativi delle delicate manovre.

Vi è un'atmosfera d'eccitazione, quasi d'euforia. Senza dubbio, la missione dell'Apollo 15 s'è mostrata la più utile di tutte, dal punto di vista tecnico-scientifico come da quello umano.

È difficile descrivere i sentimenti d'orgoglio e insieme d'umiltà, di speranza e di rinuncia dell'America e della Nasa. Il Paese e l'organismo spaziale attraversano entrambi un bel periodo di crisi. Le incertezze economiche, il disorientamento giovanile, i problemi sociali hanno inciso su propositi e programmi. Forse l'epopea di questi giorni restituirà determinazione e impegno.

Rimangono solo due voli Apollo per il '72, e tre stazioni orbitanti per il '73 e '74: dopo, tutto è incerto. Si spera ora che la conquista dello spazio prosegua e si sviluppi, se possibile, nella collaborazione tra superpotenze, per evitare sprechi di vite umane e di risorse. È di buon auspicio il recente inizio del dialogo con l'Urss.

Anche ieri, come nei giorni scorsi, l'impresa è stata turbata da piccoli incidenti e contrattempi. L'ingegnosità, il coraggio con cui sono stati superati confermano che nello spazio l'uomo prevale sulla macchina. Gli automatismi sarebbero rimasti immobilizzati: Scott e Irwin sono potuti andare avanti. Come ha detto il comandante, al momento dello sbarco sulla Luna, «L'uomo deve esplorare»: è una delle verità della natura, la vocazione della conoscenza.

L'altra constatazione di fondo è che non esistono limiti fisiologici nel cosmo: esistono la fatica e il dolore ma, ha dichiarato il medico, dottor Charles Berry, «sono barriere superabili». Ogni paura sorta con la morte dei tre cosmonauti sovietici è ormai scacciata.

Per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, e soprattutto per chi ha seguito la missione alla tv a colori, questa è stata la prima occasione di partecipare alla scoperta della Luna. Sabato, ieri e oggi rimarranno nella memoria dei più come giorni irreali: un'esperienza esaltante e una lezione, non soltanto per i miracoli della tecnologia a cui s'è assistito, per l'improvvisa comprensione dell'immenso sforzo compiuto dall'industria, l'Università e il governo: ma innanzitutto per l'entusiasmo, la semplicità, la freschezza dei suoi protagonisti, due ufficiali d'aviazione di 39 e 41 anni scopertisi, come ha scritto il New York Times, «turisti e geologi, materialisti e credenti, studenti e operai, ardimentosi e felici».

Taciturni fino allo sbarco sul satellite, David Scott e James Irwin sono divenuti l'altro ieri i due astronauti più garruli della storia. «They are having a ball», sono invitati a un ballo, cioè si stanno divertendo, ha commentato la signora Scott con le lacrime agli occhi. È il particolare che ha restituito all'impresa la sua dimensione umana, senza togliere nessun merito scientifico. Perché, stando agli aridi fatti, il bilancio è questo: la maggior messe di dati, di campioni selenici, di misurazioni mai ottenuta, la «chiave delle origini del sistema solare», come l'hanno definita Von Braun e Rocco Petrone. Forse l'Apollo 15, da solo, ha fatto di più di tutti gli altri assieme. «È una miniera d'oro, è una miniera d'oro» ha ripetuto commosso il professor Brett.

Conviene rifarsi alla cronaca da ieri notte (sabato sera in America) al rientro del comandante e del suo compagno nel «Falcon». La libertà dei movimenti consentita dall'auto elettrica, l'eccitamento hanno dominato i due piloti. «Questo modulo è un pessimo albergo - ha borbottato Scott -, non ci si può muovere». Il suo scherzoso risentimento è aumentato alla scoperta che il filtro antibatterico dell'acqua s'era rotto, e s'era formata una pozzanghera sul pavimento.

«Di nuovo lavori domestici», ha detto riferendosi ad

Ennio Caretto

(Continua in 2° pagina)





La prima e terza pagina de "Il Giorno" (dalla collezione personale di Gianluca Atti).



Dalla prima pagina del quotidiano "Il Messaggero" (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

2016/08/01

1971/08/01 13:48 IT: La seconda "passeggiata" ai piedi degli Appennini - Le foto e la diretta TV

Alle 13:48 ora italiana, il portello di "Falcon" si riapre di nuovo. Dopo la prima spettacolare attività del giorno precedente, durata 6 ore e 33 minuti, i due di Apollo 15 discendono la scaletta del Modulo Lunare dando il via alla seconda EVA in programma.

Come il giorno precedente, è il comandante Scott a porre per primo i piedi nella fantastica regione dove sono atterrati. In Italia sono le 14:02. Scott viene seguito otto minuti dopo da Irwin.

Questa è la diretta TV a colori dell’escursione:



Queste sono alcune delle foto scattate durante la seconda escursione del settimo e ottavo essere umano a camminare sulla superficie di un altro corpo celeste al di fuori della Terra.

Foto AS15-85-11471 - JSC scan.
AS15-85-11491 - JSC scan.
AS15-85-11492 - JSC scan.
AS15-85-11493 - JSC scan.
AS15-85-11514 - JSC scan.
AS15-90-12199 - JSC scan.
AS15-90-12218 - JSC scan.
AS15-90-12219 - JSC scan.
AS15-90-12224 - JSC scan.
AS15-86-11618 - JSC scan.
AS15-86-11641 - JSC scan.
AS15-86-11682 - JSC scan.
Foto AS15-86-11324 - JSC scan. Avete notato quanto è lontano il Modulo Lunare Falcon nella foto? 500 metri, per la precisione.
AS15-87-11783 - JSC scan.
AS15-87-11818 - JSC scan.
AS15-87-11819 - JSC scan.
AS15-87-11847 - JSC scan.
AS15-92-12444 - JSC scan.
AS15-92-12449 - JSC scan.