2016/07/31

1971/07/31: Le prime ore sulla Luna – Ricognizione in cima al LM e riposo

Subito dopo l’atterraggio sulla Luna, nelle vicinanze della Rima di Hadley che è la loro destinazione esplorativa, Scott e Irwin configurano il Modulo Lunare per i tre giorni che trascorrerà sulla Luna. Il LM dovrà sopportare tre giorni di esposizione al Sole su un lato e tre giorni d’ombra sull’altro: per questo è dotato di una coperta termica metallizzata multistrato (il rivestimento esterno che molti scambiano per carta stagnola).

Il Modulo di Comando usa il “metodo barbecue” (Passive Thermal Control, formalmente), ossia ruota lentamente sul proprio asse longitudinale per uniformare la propria esposizione al Sole e all’ombra e quindi evitare divari di temperatura che rovinerebbero lo scudo termico e causerebbero problemi termici nei serbatoi di propellente, ma il Modulo Lunare, una volta posato al suolo, non ha questa possibilità.

Subito dopo l’allunaggio, nel corso della propria orbita Al Worden ha sorvolato la zona dove si è posato il Falcon ma non è riuscito ad avvistarlo.

Una delle zampe del LM è finita in un piccolo cratere, per cui l’assetto del veicolo è piuttosto inclinato (circa 7 gradi all’indietro e 8.6 gradi verso sinistra, poco più di Apollo 14): nulla di preoccupante, anche se c’è un limite d’inclinazione oltre il quale la ripartenza sarebbe impossibile.

Le conversazioni con Houston sono molto tecniche ma punteggiate da momenti di umorismo per addetti ai lavori. Per esempio, il Capcom chiede all’equipaggio se riesce a localizzare il Cratere Falcon. Scott, dalla Luna, risponde “Credo che ci siamo dentro”, scatenando le risate a Houston. La ragione dell’ilarità è che Scott e Irwin, prima di partire, avevano deciso che qualunque cratere in cui fossero atterrati sarebbe stato battezzato “Cratere Falcon”.


1:30 IT. Worden, nel Modulo di Comando, inizia le fotografie scientifiche dall’orbita lunare.


2:16 IT. Inizia il primo compito esplorativo di Apollo 15, una novità di questa missione: la “stand-up EVA”, o “attività extraveicolare in piedi”. L’equipaggio, mentre indossa le tute pressurizzate (come ha fatto durante l’allunaggio), apre il portello superiore del LM, e Scott si mette in piedi sul motore di risalita del LM e si sporge con il tronco dal portello. Questo gli permette di effettuare una ricognizione visiva della zona di allunaggio da sopra il LM, a circa otto metri d’altezza: un preliminare importante, perché se risulta che la zona è costellata di massi (non visibili nelle foto scattate dalle sonde orbitali) sarà impossibile muoversi con il Lunar Rover, l’auto elettrica che è la grande novità di Apollo 15. L’attività di ricognizione è documentata in dettaglio della sezione Stand-Up EVA dell’Apollo Lunar Surface Journal.

Le foto in bianco e nero della Stand-Up EVA sono nel caricatore 85 LL e formano una dettagliatissima panoramica (scatti da 11353 a 11382, assemblati qui sotto da Dave Byrne).







Un’altra innovazione di Apollo 15 è l’uso di un obiettivo da 500 mm, mai portato dalle missioni precedenti, che consente foto in dettaglio di oggetti lontani. Scott usa anche questo obiettivo per scattare una serie di foto dall’alto del LM con un caricatore, l’84MM, che contiene pellicola in bianco e nero. Gli scatti sono da 11235 a 11249.

Ci sono anche delle immagini a colori della ricognizione preliminare: sono nel caricatore 87KK (da 11730 a 11744) e formano la panoramica mostrata qui sotto, creata da Dave Byrne.





2:49 IT. Termina la “stand-up EVA”, che ha permesso a Scott e Irwin di conoscere meglio la zona di atterraggio. Il portello viene richiuso e la stretta cabina del LM viene ripressurizzata.


2:59 IT. Piccola gaffe degli astronauti lunari: Irwin chiede a Scott se è “pronto a effettuare un piccolo trasferimento di urina” e Scott gli dice “Fai pure, vai prima tu” senza rendersi conto che hanno i microfoni aperti e quindi le loro conversazioni vengono captate a Terra. Il Controllo Missione li avvisa garbatamente.

107:25:07 Irwin: Okay. Are you ready to do a little urine transfer?

107:25:09 Scott: Go ahead. You first. (Pause)

107:25:17 Allen: And, Hadley Base. Be advised, you're still on VOX.



3:54 IT. Scott e Irwin consumano un pasto freddo: non c’è modo di scaldare il cibo nel Modulo Lunare.


5.32 IT. Gli astronauti si congedano via radio da Houston e si preparano per la prima notte di sonno sulla Luna. Nel Modulo Lunare è notte solo per modo di dire: in realtà nella zona di Hadley è l’alba, che durerà per tutti e tre i giorni della permanenza sulla Luna, visto che un “giorno” lunare dura due settimane terrestri. Gli astronauti oscurano i finestrini del LM e si adagiano nelle amache appese nell’abitacolo. A differenza degli equipaggi precedenti, dormono senza indossare le tute spaziali, per cui sono molto più comodi dei loro predecessori.